25 Agosto 2025

Nuove scoperte paleontologiche! Le antiche origini delle salamandre europee.

Uno studio pubblicato nel 2025 su Proceedings of the Royal Society B rivela che uno dei più drammatici eventi di riscaldamento globale nella storia della Terra, il Massimo Termico del Paleocene-Eocene o PETM, circa 56 milioni di anni fa, ha avuto un ruolo chiave nel successo evolutivo iniziale del gruppo più diversificato di salamandre europee: la famiglia Salamandridae, che include sia le cosiddette vere salamandre che i tritoni.

Il PETM è stato un periodo breve ma intenso di riscaldamento globale e aridificazione regionale, durato meno di 100.000 anni. Ha provocato sconvolgimenti ecologici significativi, in particolare in Europa.

Un team internazionale di ricercatori provenienti da istituzioni scientifiche di Basilea e Berna, in Svizzera, Halle e Berlino, in Germania, e Barcellona, in Spagna, e guidato dalla paleontologa Loredana Macaluso del Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, Italia, ha descritto alcuni fossili di anfibi provenienti dal Bacino di Parigi, scoperti nelle collezioni storiche conservate presso il Museo di Storia Naturale di Basilea. I dati presentati nello studio forniscono la più antica testimonianza nota di due nuove specie e generi della famiglia Salamandridae, tutt’oggi presente e dominante in Europa. Questi ricercatori hanno sviluppato un dataset basato sulla morfologia in grado di ottenere per la prima volta posizioni filogenetiche accurate per i fossili di salamandridi europei.


I due nuovi generi estinti descritti in questo studio, Eotriton e Duffaudiella, si collocano alla base dei due gruppi degli attuali tritoni e delle vere salamandre, rispettivamente, ma questo dataset ha anche permesso di capire come il più antico salamandride del mondo, Koalliella genzeli, sarebbe il parente più prossimo del genere moderno Salamandrina, la salamandrina dagli occhiali, oggi unico genere di vertebrato endemico dell’Italia. L’osteologia di questa speciale salamandra è stata al centro delle ricerche dei paleontologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Torino per molti anni, e si riconferma fiore all’occhiello della biodiversità italiana, considerato il suo alto grado di endemismo e, da oggi lo sappiamo, le sue antiche origini nel tempo profondo.

I ricercatori ipotizzano che, mentre le rane sembrano aver superato il PETM con pochi cambiamenti evolutivi, le salamandre in grado di effettuare metamorfosi, probabilmente terrestri, siano state favorite da questo evento climatico nell’Europa occidentale, probabilmente a causa dell’aridificazione locale legata al rapido aumento delle temperature.

Questo evento cruciale ha posto le basi affinché i Salamandridae diventassero oggi il gruppo dominante di salamandre nella regione del Paleartico. Oltre a rivelare le origini antiche delle salamandre odierne lo studio sottolinea come le crisi climatiche possano rimodellare le traiettorie evolutive, un messaggio di grande rilevanza nell’attuale epoca di rapido cambiamento globale.

In copertina fotografia di Marco Sassoè.

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